Il sisma del 24 agosto 2016
La prima scossa è avvenuta alle ore 3:36:32 (UTC+2) del 24 agosto 2016, con epicentro nel comune di Accumoli e ipocentro alla profondità di 8 km. La durata è stata di 15-20 secondi[25]. Per quanto concerne l’accelerazione del suolo, nota come peak ground acceleration, si sono registrati valori di 0,45 g[26], con un picco massimo di 0,86 g registrato nella sola Amatrice (il che ha amplificato la violenza del sisma e aggravato i danni al patrimonio edilizio)[4]. Durante la notte sono state registrate numerose scosse nella zona norcina e in quella reatina, tra queste, varie superiori ai 4 gradi. Alle ore 4:33:29 (UTC+2) una scossa di 5,3 gradi è stata registrata a Norcia in provincia di Perugia. Nei comuni di Amatrice e Arquata del Tronto si sono raggiunti danni pari al X grado Scala macrosismica europea (EMS)[4].
Il sisma e le scosse di replica sono state avvertite in gran parte dell’Italia centrale e in parte dell’Italia settentrionale,incluse Terni, Roma, Teramo, Pescara, Chieti, Napoli, Foggia, Campobasso, Benevento, Ancona, Pesaro e Urbino, Firenze, Piacenza, Perugia, Bologna addirittura Trento, Bolzano e Gorizia, La zona dell’evento sismico si trova in un’area sismologica molto attiva dell’Italia che comprende anche L’Aquila, dove il terremoto del 6 aprile 2009 (Mw 6.3) provocò oltre 300 morti e circa 65 000 sfollati, oltre alle Marche e all’Umbria stessa, che subirono il terremoto del 26 settembre 1997 (Mw 6.0).
Dall’ultimo periodo di cui sopra è facile rilevare che la zona del Centro Italia non è assolutamente esente da problematiche di forti terremoti – 1997 (M6.0), 2009 (M6.3) e 2016 (M6.0).
Cosa è cambiato dal 1997 ad oggi relativamente alla Consapevolezza del Rischio Sismico?
Assolutamente NULLA.