Le costruzioni in muratura rappresentano una parte importante del patrimonio strutturale italiano. Nel primo capitolo del volume si presta attenzione ai carichi su costruzioni in muratura.

Il punto di partenza per la progettazione di costruzioni in generale è l’analisi dei carichi delle costruzioni. Nei primi quattro paragrafi ritroviamo l’analisi dei pesi per unità di volume, dove vengono riportate una serie di tabelle riferibili alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) utili al progettista nell’analisi dei carichi.  Si analizza la classificazione delle azioni sulle costruzioni in base al modo di esplicarsi (dirette, indirette e degrado); classificazione secondo la risposta strutturale (statiche, pseudo statiche e dinamiche); classificazione secondo la variazione della loro intensità nel tempo (permanenti, variabili, eccezionali e sismiche). Soffermandosi sui carichi statici permanenti e variabili.

Nel paragrafo 5 è riportata una tabella dell’INGV che analizza molto dettagliatamente le azioni sismiche in relazione ad un periodo di riferimento, definito Vdata dalla seguente relazione:

 VR= VN CU  

Dove :

VN = vita nominale della struttura, corrispondente al numero di anni nel quale tale struttura può essere usata ai fini dello scopo per il quale è costruita, soggetta alle necessarie manutenzioni.

CU = coefficiente d’uso in funzione delle quattro classi d’uso

Classe I: costruzioni con presenza solo occasionali di persone, edifici agricoli;

Classe II: fabbricati il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali esistenziali;

Classe III: opere il cui uso preveda affollamenti significativi;

Classe IV: strutture con funzioni pubbliche o strategiche importanti, tenendo in considerazione la gestione della protezione civile in caso di calamità.

Procedendo con la disamina del volume, si analizza il calcolo dell’azione sismica. Si illustra il concetto di “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione, elemento primario per la determinazione di tali azioni telluriche, soffermandosi, successivamente, sugli stati limite ultimi e di esercizio.

Si passa ad analizzare il periodo di ritorno, servendosi della relazione tra stato limite e relativa PVR (probabilità di superamento nel periodo di riferimento a cui riferirsi per individuare l’azione sismica agente in ciascuno degli stati limite considerati):

TR = – VR / ln(1-PVR ) = – VN CU / ln(1-PVR) .

Si procede poi all’analisi delle varie categorie di sottosuolo, analizzando lo spettro di risposta elastico in accelerazione e la velocità e lo spostamento orizzontale del terreno.

Nel sesto paragrafo si ritrovano esempi di calcolo dell’azione sismica in conformità alle indicazioni riportate nelle NTC 2018. Sono poi illustrati i grafici degli spettri di risposta del suolo di fondazione di categoria A, categoria B, categoria C, il coefficiente di amplificazione topografiche ST=1,00, coefficiente di amplificazione topografica ST= 1,20, coefficiente di amplificazione topografica ST=1,40 .

Si conclude analizzando, nel settimo paragrafo, il Bollettino Sismico Italiano, il quale mostra i parametri dei terremoti italiani registrati dalla rete sismica nazionale italiana ed un tabella indicante i terremoti di magnitudo superiore a 3 registrati in Italia dal 24/12/2018 al 30/12/2018 al fine di sensibilizzare il lettore alla necessità di costruire su tutto il territorio italiano in modo antisismico.

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Geolocalizzazione dei principali terremoti in Itali nel 2018

Per maggiori chiarimenti e delucidazioni sulle costruzione in muratura si consiglia di acquistare il seguente libro.