DESCRIZIONE GENERALE:
Il fabbricato in oggetto richiede opere di miglioramento sismico danno grave a causa del sisma del centroitalia del 2016.
L’epoca di costruzione del fabbricato in oggetto si aggira attorno alla seconda metà dell’Ottocento.
L’aggregato prospetta per la sua interezza su Via Marchetti ove il livello di strada risulta seminterrato rispetto al terrapieno alle spalle della detta strada, su questo terrapieno il secondo livello costituisce piano terra mentre lo stesso è piano primo sulla strada pubblica di Via Marchetti.
Il piano seminterrato è costituito da vani prospicienti Via Marchetti: il civico 27 adibito a deposito, il civico 29 soggiorno ingresso; con scala in legno che porta al piano superiore (piano terra nel retro su terrapieno) adibito a camera, dal quale con scala in legno si accede al sottotetto; il vano di forma strombato con accesso da una porticina sul vicolo laterale è una legnaia con copertura piana in legno e con arco-nicchia nella parte interrata, sottostante a modesto vano con accesso indipendente sul retro/terrapieno.
A livello di detto terrapieno l’aggregato contempla altro vano indipendente con soppalco aperto sul vano di pianoterra.
La proprietà è stata interessata da importanti interventi edilizi precedenti agli eventi sismici del 2016.
Struttura portante: in muratura di pietrame caotico, e a sacco, i solai di piano sono in legno e pianellato di cotto, le divisioni interne sono realizzate in laterizio e rifinite con intonaco e tinteggiature, ad eccezione dei bagni e della cucina in cui è presente un rivestimento in piastrelle, le scale ove presenti sono in legno.
ATTESTAZIONE DELLO STATO DI DANNO – LIVELLO OPERATIVO:
Dal sopralluogo si sono rilevate visibili lesioni a taglio di media entità sulle murature portanti in corrispondenza del vano scala sulla parte di spina tra il piano terra e il piano superiore fino all’imposta del tetto, analoghe lesioni generate da cinematismi di pressoflessione sono state rilevate anche al piano superiore.
Sull’attigua proprietà, evidenti e importanti crolli della copertura e di parte della parete portante perimetrale hanno impedito un’accurata ispezione interna dei locali. Sulle facce esterne delle pareti sono state rilevati importanti lesioni apparentemente passanti. Qualche angolata presenta lesioni di distacco verticali e anche orizzontali all’innesto con gli orizzontamenti. Alcuni divisori sono stati danneggiati vistosamente
SOGLIA DI DANNO GRAVE
Si intende il danno subito dall’edificio dichiarato inagibile secondo la procedura AEDES, che supera almeno una delle condizioni indicate nell’Allegato 1 dell’Ordinanza n. 4/2016 come Soglia di Danno lieve e che è presente sull’edificio anche per una sola delle seguenti condizioni:
- lesioni passanti che, in corrispondenza di almeno un piano, ricadano in almeno una delle due seguenti condizioni:
a. siano di ampiezza minore di 5 millimetri ed interessino più del 30% della superficie totale prospettica delle strutture portanti del piano medesimo;
b. siano di ampiezza pari o superiore a 5 millimetri ed interessino fino al 30% della superficie totale prospettica delle strutture portanti del piano medesimo.
- evidenze di schiacciamento che interessino più del 5% e fino al 10% delle murature portanti, conteggiate come numero di elementi interessati dallo schiacciamento medesimo rispetto al numero di elementi resistenti al singolo piano.
- crolli rilevanti delle strutture verticali portanti, anche parziali, che interessino una superficie fino al 5% della superficie totale in pianta delle murature portanti al singolo piano.
- crolli rilevanti delle strutture orizzontali portanti, volte o solai, anche parziali, che interessino una superficie fino al 10% della superficie totale degli orizzontamenti al singolo piano.
- pareti fuori piombo correlate ai danni subiti, la cui entità dello spostamento residuo, valutata come deformazione del singolo piano (drift), è maggiore o uguale a 0,005 h e minore di 0,01 h (dove h è l’altezza del piano interessato dal fuoripiombo).
- cedimenti in fondazione, che ricadano in almeno una delle due seguenti condizioni alternative.
a. differenziali, di ampiezza fino a 0,002 L (dove L è la distanza tra due pilastri o setti murari)
b. uniformi, che riguardano l’area di sedime rispetto all’area immediatamente adiacente, fino a 10 centimetri;
- distacchi localizzati fra pareti portanti ortogonali di ampiezza fino a 10 millimetri che, in corrispondenza di almeno un piano, interessino, in pianta, una percentuale fino al 15% degli “incroci” tra murature portanti ortogonali presenti al medesimo piano.
Miglioramento sismico
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