Relazione Metodologica e Descrizione degli Interventi
Il caso in oggetto è relativo ad un fabbricato in muratura portante, in via Bucci n.21, composto da 5 piani fuori terra, ubicato nel Comune di Vico del Gargano.
Foto n. 1 – Inquadramento su Google del fabbricato
Del fabbricato sono state eseguite delle prove di laboratorio distruttive e non distruttive che hanno dato un’idea della qualità delle strutture in muratura.
Il fabbricato è stato modellato due volte. Modello ante operam e modello post operam.
Le caratteristiche dei materiali utilizzati sono enunciate nella relazione dei materiali e nel corpo delle relazioni di calcolo e tabulati di calcolo allegati alla presente relazione.
In questa sede lo scrivente vuole evidenziare aspetti piuttosto semplici, ma importanti al fine di manifestare l’incremento della resistenza globale dei fabbricati post operam.
– Non è stato possibile con i soliti canali di ricerca recuperare gli esecutivi strutturali dell’epoca di costruzione.
– È stato eseguito un modello di calcolo simulato con inserimento della normativa dell’epoca di costruzione.
– È stato eseguito un modello di calcolo con la normativa attuale, le NTC2018, inserendo le caratteristiche dei materiali rilevati paragonati con gli stessi di cui al modello simulato.
– Il fabbricato esistente non ha nessun problema di natura strutturale derivante da carichi gravitazionali. Questo garantisce che i materiali usati al periodo di costruzione, in qualità e quantità, sono stati e sono sufficienti a garantire la sicurezza statica dell’opera.
– È stato analizzato il modello di calcolo esistente sotto azioni sismiche di progetto secondo le NTC2018.
– È stato eseguito lo stesso modello di calcolo esistente, ma utilizzando accorgimenti di interventi strutturali, di seguito elencati, che hanno migliorato la classificazione del rischio sismico portandola da E a B come da allegati e come dalla figura 3.1.
Figura 3.1 – Passaggio di classificazione del rischio sismico da E a B
Una considerazione doverosa da farsi è la seguente. L’incertezza del modello di calcolo ANTE OPERAM è esattamente la stessa incertezza del modello di calcolo POST OPERAM. Lo scrivente vuole precisare che il miglioramento sismico è stato ottenuto sullo stesso modello di calcolo. Quindi, se ci dovessero essere state delle imprecisioni di natura geometrica o di materiali, le stesse sono state riportate nel POST sistema. Unica certezza ingegneristica è che il fabbricato esistente svolge pienamente le funzioni per le quali è stato costruito: contenimento di tutte le azioni di natura statica. Questo aspetto è la certezza da cui parte il miglioramento sismico.
Esplicitando ancora, il fabbricato funziona dal punto di vista statico e funzionerà molto meglio dal punto di vista dinamico.
Con l’unico fine di migliorare sismicamente il fabbricato è stato previsto lungo tutte le facciate un cappotto armato di 5 cm con intonaco di fondo a base cemento per rinforzi strutturali idoneo per l’esecuzione di intonaci con funzioni strutturali con accoppiamento con rete elettrosaldata per esterni avente una resistenza a compressione di 35 N/mm².
Figura 3.2 – Betoncino armato a base cemento
Tale intonaco armato ha la funzione di garantire controventature nella direzione del loro piano, oltre che a migliorare significativamente le verifiche di pressoflessione nel piano, pressoflessione fuori piano e taglio.
Al solo fine di dimostrare la straordinarietà dei controventi di facciata sopra descritti e da realizzarsi con malta fibro-rinforzata a base cemento si riportano immagini dai due modelli diversi di stato di fatto e stato di progetto che testimoniano i miglioramenti degli spostamenti sismici in entrambe le direzioni ortogonali tra loro.
Gli spostamenti eccessivi sono i motivi per cui, analizzati dallo scrivente e dal Politecnico di Torino oltre che dalla Federico II di Napoli, le strutture vanno in crisi durante un sisma e, soprattutto, sono i motivi per cui le tamponature saltano provocando ingenti danni ai residenti e ai transitanti.
Per il caso in esame, con l’intervento proposto, si è avuto miglioramento degli spostamenti, in particolar modo lungo la direzione Y, più sollecitata dalle azioni telluriche.
Di seguito si riportato le figure ove è possibile intuire quali sono stati i miglioramenti raggiunti.
Figura 3.3 – Paragone SdF – SdP: spostamenti sisma direzione X allo SLU: 2.89cm – 0.99cm
Riduzione degli spostamenti in direzione X del 66% circa.
Figura 3.4 – Paragone SdF – SdP: spostamenti sisma direzione Y allo SLU: 3.66cm – 1.35cm
Riduzione degli spostamenti in direzione Y del 63% circa.
I relativi calcoli sono allegati al progetto strutturale consegnato.
Milano, 17.01.2022
http://www.calcolostrutture./– Ingegneria Strutturale ed Antisismica – Consulenza Nazionale – 51
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