Per incarico della Sig.ra Dina Tuzi, lo scrivente, dott. geol. Benedetto Pennacchia, iscritto con il n. 1377 all’Albo Professionale dell’Ordine dei Geologi del Lazio, ha redatto la presente relazione geologica avente come oggetto l’area, sita in località via Appia Km 73,000, nel Comune di Sezze Romano (LT), in cui è prevista la demolizione e ricostruzione di una porzione di fabbricato ad uso magazzino, secondo quanto riportato nell’elaborato di progetto allegato.
Nella presente relazione viene illustrata la caratterizzazione del sito in esame sotto l’aspetto litologico, morfologico, idrogeologico, sismico e geotecnico, al fine di verificare l’idoneità dell’area e la congruenza delle opere da realizzare sotto l’aspetto progettuale ed ambientale.
Nel corso di tale studio, è stato effettuato un sopralluogo durante il quale sono stati effettuati il rilevamento geologico di superficie, la raccolta di notizie su edifici in costruzione o di costruzione recente, la valutazione del livello di falda, il rilevamento dell’assetto geomorfologico dell’area e, la ricerca possibili processi morfogenetici, di qualsivoglia natura, in atto o latenti, al fine di verificarne la completa idoneità geologica per l’attuazione dell’intervento edificatorio in progetto.
In seguito, si sono ricercati dati di repertorio e informazioni reperibili in letteratura attinenti, in particolare, alle caratteristiche di sismicità dell’area e alle caratteristiche geotecniche delle formazioni individuate.
Il presente lavoro si è reso quindi necessario per acquisire la documentazione geologica richiesta a corredo degli elaborati tecnici di progetto, in ottemperanza delle normative tecniche vigenti in materia ed in particolare secondo quanto richiesto dal D.M. 14/01/08 ed altresì per definire la caratterizzazione del sito di pertinenza sotto l’aspetto litologico, morfologico e geotecnico, al fine di fornire ai Progettisti gli elementi necessari ad effettuare le verifiche di compatibilità e delle caratteristiche strutturali e statiche delle opere di fondazione con la natura e le proprietà meccaniche dei terreni di sedime.
In particolare, vengono forniti ai progettisti i valori caratteristici dei parametri geotecnici del sottosuolo per le opportune verifiche SLU (stato limite ultimo) di tipo strutturale (STR) e di tipo geotecnico (GEO) nei confronti del:
 collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno;
 collasso per scorrimento sul piano di posa;
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 stabilità globale,
e, altresì, il valore di progetto della resistenza Rd alla quale i progettisti potranno fare riferimento per la scelta del piano di posa delle opere di fondazione, per il loro dimensionamento nonché per le opportune verifiche atte a garantire la stabilità e la sicurezza dei fabbricati in progetto.
Onde valutare lo stato limite ultimo nei confronti del collasso per carico limite dell’insieme fondazione-terreno e della stabilità globale, si sono presi in considerazione il valore caratteristico dei parametri geomeccanici del terreno, in particolare quelli attinenti la resistenza al taglio ed il grado di deformabilità che, come noto, sono in relazione, rispettivamente, con la pressione ultima di rottura del terreno ed i cedimenti.
È da segnalare che la Regione Lazio, in applicazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519 del 28/04/2006, ha emanato la D.G.R. N. 387 del 22/05/2009 “Nuova classificazione sismica del territorio della Regione Lazio in applicazione dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519 del 28/04/2006 e della deliberazione di Giunta regionale Lazio 766/2003”, secondo la quale, nella riclassificazione sismica dell’intero territorio regionale, inserisce il territorio del Comune di Sezze nella Zona sismica 3 – Sottozona sismica B (Zona sismica 2 secondo la D.G.R. 766/03).
Inoltre, dalle cartografie del P.A.I. (Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico) elaborato dall’ A.B.R (Autorità dei Bacini Regionali del Lazio), risulta che l’area rientra all’interno di un’area di attenzione per pericolo di inondazione. Per cui, è necessario, prima di qualsiasi intervento in tali aree, ottenere l’autorizzazione necessaria dagli Enti competenti in materia.