Ciao e benvenuto in questo articolo,

anche oggi riporto il parallelismo di una intervista fatta con la redazione di ediltecnico.it il 06.09.2016  in seguito ai terremoti avvenuti nel centr’Italia. E’interessante notare come sono cambiate le mie risposte dopo 10 mesi.

Le nuove risposte, datate 30.06.2017 sono state scritte a seguito di ogni risposta data 10 mesi fa.

 

1. Quale manovra si aspetta dall’attuale Governo?

“Sono molto fiducioso nella speranza di cambiamento. Mi aspetto un Decreto Ministeriale  che getti  le basi alla Prevenzione Sismica attraverso la definizione, per ogni fabbricato  esistente in Italia con più di 50 anni di età, della obbligatorietà della determinazione della Capacità Sismica.

Tale capacità sismica dovrà essere posta a vista immediatamente attigua  al numero civico di ogni fabbricato. Chiunque entri in un edificio pubblico o privato deve immediatamente sapere se mettere a rischio la propria vita e soprattutto la vita delle persone che ama.

Non possiamo considerarci un Paese all’avanguardia mondiale se non diamo a tutti la consapevolezza di scegliere se risiedere o pranzare in un determinato posto e lasciare la  nostra vita e quelle della nostre famiglie al caso.”

 

L’amarezza, ad oggi, è più marcata di quel periodo. Lo Stato ha fatto qualcosa.

Ha emanato il Decreto Ministeriale del 28.02.2017 il quale ha istituito 8 classi di rischio sismico. In tale decreto non vi è l’obbligo di estendere tale classificazione ad ogni fabbricato vetusto, antico o storico che sia.

Sicuramente è un passetto avanti; qualcosa che, purtroppo, genererà ancora vittime alle popolazioni future che saranno colpite da eventi identici o paragonabili a quelli del 2016.

Lo Stato ha istituito il SismaBonus, per mezzo del quale chi è intenzionato a migliorare o adeguare il fabbricato in cui vive ha sconti in credito di imposta divisibili in 5 anni fino ad un massimo di € 96.000,00.

Buona cosa, ma non sufficiente a sollevare le sorti del prossimo sisma nel nostro magnifico Paese.
Dopo soli 10 anni dall’istituzione delle Classi Energetiche, oggi sappiamo più di quanto possa essere veramente necessario per ogni nuovo apparecchio acquistabile in un negozio di elettrodomestici.

Ma cosa sappiamo dell’appartamento in cui viviamo con i nostri figli?
Cosa sappiamo della pizzeria in cui ogni domenica passiamo momenti  di tranquillità?
Sappiamo a quale terremoto può resistere? Sappiamo se il tempo lo ha fatto “invecchiare” a tal punto da non resistere in caso di terremoto?

 

2. Mi sta dicendo che le strutture invecchiano?

“È esattamente quello che sto sostenendo ora e che sostengo da ormai 18 anni. Tutte le strutture tendono ad affievolire le caratteristiche meccaniche nel corso degli anni. Nella mia pratica professionale non è mai successo che strutture, anche in cemento armato, abbiano presentato, sotto prove di carotaggio o distruttive, resistenze almeno uguali a quelle del  periodo di costruzione. Questo concetto è molto importante. Gli americani lo hanno fatto proprio, infatti tendono spesso e volentieri ad abbattere fabbricati vetusti.”

 

Gli americani ed altri popoli all’avanguardia nel mondo civile hanno anche istituito un apposito albo di ingegneria sismica. In Italia esistono albi per:

  • Sicurezza in cantiere
  • Acustica
  • Pratiche Vigili del Fuoco

Ma, tutti  possono occuparsi di strutturale. Poi, però, non lamentiamoci di cosa può accadere dopo un poco violento sisma…

 

3. Quindi mi sembra di capire che non basta essere ingegnere per poter procedere a progettazione di miglioramento o adeguamento sismico?

“Qui si apre un mondo di opinioni, spesso contrastate ed avverse. Come in medicina ci sono tante specializzazioni, anche in ingegneria vale la stessa cosa!!!
Chiediamo al nostro tecnico di fiducia se è specializzato in anti sismica????

Cosa significa specializzazione???
Paragoniamo il nostro tecnico al comparto medico… Un oculista non la guarderà e non si  esprimerà mai sulla sua prostata!!!
Un esperto di anti-sismica è colui il quale non si esprimerà mai sull’architettura di un edificio!! Non le parlerà mai di catasto, di idraulica, di impianti, di elettrica, di  aerogeneratori, di aerei, di navi…

Un esperto è autorevole, è credibile e può dimostrare la sua professionalità.
Basta andare su Google e digitare un nome e cognome.

Non è possibile improvvisarsi strutturista. Se non è stato affrontato un difficilissimo e tortuosissimo percorso di formazione che inizia, badi bene, con la fine della Laurea in Ingegneria Civile ad indirizzo Strutture.

In Italia esistono pochissimi studi professionali o società di ingegneria che si occupano SOLO e SOLTANTO di strutture, di progettazione strutturale, di verifica della vulnerabilità sismica e di recupero strutturale. Potrà trovare il “tipo” o la società che fanno ANCHE strutturale.

Per continuare con il paragone del campo medico. Sarebbe come se il suo Oculista, di tanto in tanto, fa anche qualche visita come Ginecologo.

Affiderebbe mai la verifica della vulnerabilità sismica di casa sua ad un ingegnere idraulico?”

 

A questa domanda tutti mi rispondo negativamente. Ma, oihmé, le cose stanno in maniera contraria. Addirittura in Italia esistono ingegneri idraulici, ingegneri chimici o architetti che devono esprimersi sulle istanze di richiesta di Autorizzazione Sismica.

A questo punto la domanda sorge spontanea. Se un ingegnere elettrotecnico chiede una autorizzazione sismica per un intervento di sopraelevazione in centro storico (ammesso che sia sempre possibile) con quali competenze un architetto del Genio Civile può assicurare l’incolumità della vita umana?

Lascio a te lettore considerazioni in merito.

 

4. Come è possibile questo? Mi scusi, ma non riesco a capire bene cosa vuole dire. La legge italiana a tal proposito cosa dice? Non credo che possa permettere a chi non ha le capacità e un bagaglio culturale e professionale adatto di procedere a complesse progettazioni di adeguamento sismico?

“Sono molto dispiaciuto per averle dato una bruttissima notizia, ma è esattamente come le ho fatto capire. In Italia, e le parlo di chi come me è “vecchio ordinamento”, un ingegnere che ha superato l’esame di abilitazione statale può operare in ogni settore ingegneristicocivile, edile, ambientale, industriale, ferroviario, aereo, aereospaziale, elettrotecnico, elettrico, meccanico …  

Anzi, le dirò di più, anche un architetto può presentare pratica di miglioramento e adeguamento sismico presso le strutture dell’ex Genio Civile!”

 

5. Cosa si potrebbe fare a livello di Prevenzione?

“In Turchia, il governo ha previsto in 20 anni l’adeguamento sismico di tutto il patrimonio edilizio. Molti potrebbero sostenere l’impossibile attuazione di tale drastica soluzione. Altri potrebbero credere nei rigidissimi vincoli posti dalla Sovraintendenza.Tutto ciò esula dalla realtà.

Come spesso uso dire, con le Strutture è possibile raggiungere ogni grado di sicurezza e per qualunque tipologia costruttiva. Basta volerlo (da parte dello Stato) e saperlo fare (ad opera di strutturisti esperti).
Collaboro con diverse Sovraintendenze e posso accertare miglioramenti sismici di Chiese e Castelli…

Però, a parte le metodologie attuative di lavori di miglioramento o adeguamento sismico, mi preme sottolineare due semplici concetti.

Il primo è legato alla diffusione della consapevolezza della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio italiano. Il secondo è la necessità di istituire, secondo il mio parere, un Albo Speciale Ministeriale di ingegneri con specializzazione in Anti sismica ed esperienza comprovata solo e soltanto da autorevolezza e credibilità dimostrabile con la libera professione e non con corsi o videocorsi che non farebbero altro da alimentazione a processi a mero scopo di lucro a discapito della regina di tutte le ingegnerie (forse). Inoltre, a mio avviso, sarebbe auspicabile la pubblicazione di un prezzario ufficiale fisso e non derogabile a cui tutti  gli iscritti devono sottoporsi.

In ingegneria antisismica non è possibile fare la corsa al massimo ribasso. È necessario sempre esprimere la massima professionalità senza minimamente pensare alla parcella. Noi strutturisti abbiamo una responsabilità enorme. Responsabilità che vengono fuori, purtroppo, in casi di crolli.”

 

Quanto sopra detto, nel settembre del 2016, è stato completamente disatteso dal governo italiano. Del resto era assolutamente ovvio considerato che il capo del governo di quel periodo si riferì ad un architetto di grido per trovare la soluzione alla vulnerabilità del Paese.

Il Decreto Ministeriale del 28.02.2017 non solo non istituisce nessun albo di esperti per il recupero post sisma, ma dà la possibilità a tutti di occuparsi di Vulnerabilità Sismica e di definizione delle Classi di Rischio di ogni fabbricato.

Tutte le direttive delle regioni colpite dal sisma non menzionano assolutamente né specializzazione né autorevolezza né qualità della progettazione strutturale. Per quanto riguarda le parcelle, lo Stato italiano ha imposto una percentuale al di là della quale non è possibile chiedere. Tutto a discapito della qualità della ricostruzione.

In soldoni, stiamo replicando esattamente quanto fatto nel 1997. Scarsa specializzazione nei progettisti in antisismica ha generato gli stessi problemi nel 2016. È sono quasi certo che tra 10 o 15 anni le cose si ripeteranno esattamente ancora una volta.

 

6. Ma in linea teorica gli ingegneri esperti di antisismica potrebbero da subito  occuparsi di definire la Capacità Sismica oppure è necessario aspettare la pubblicazione di un nuovo Decreto Ministeriale? 

“ Esistono tutti i mezzi necessari. Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2008) sono già predisposte alla definizione della Capacità Sismica, meglio chiamata Indicatore di Rischio.

Per essere un po’, ma non troppo, più precisi occorre sottolineare che tutti noi strutturisti  siamo già in grado di definire la CS.

Ad esempio, per un fabbricato in muratura possiamo tranquillamente procedere alla stampa delle accelerazioni sismiche di collasso che portano a rottura ogni singolo setto murario per ogni Stato Limite (SLV, SLD, SLC) per quanto riguarda, ad esempio, la Pressoflessione nel Piano, la Pressoflessione Fuori Piano, la Resistenza a Taglio, la Deformazione, il Carico Limite del terreno, lo spostamento degli interpiani.

La Domanda Sismica è già implementata, come dicevo, per ogni singolo comune. ”

 

Il D.M. 28.02.2017 non ha dettato quasi niente di nuovo. In particolare è stata definita una procedura cosiddetta semplificata per la valutazione della Classe di Rischio che consiste semplicemente nella compilazione di una banale checklist.

Per fortuna valida solo per opere in muratura. La modalità “convenzionale” citata nel DM è sempre la stessa procedura nota ai tecnici del settore sin dal 2008.

A mio avviso il Decreto doveva essere molto più semplice e più preciso. Pochi periodi per rendere obbligatoria la valutazione della capacità di rischio ogni qual volta si parlasse di immobile, di affitto, di attività commerciale, di successione, di vendita, di lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria …

Il tutto ad opera di ingegneri di acclarata esperienza e formazione nell’ambito della sismica.

 

7. Quindi, secondo quanto ci ha raccontato ci sono tutti i mezzi per poter procedere alla definizione del grado di sismicità che un fabbricato, posto in qualunque comune italiano, sia in grado di resistere?

“Esattamente …”