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AZIONE SISMICA

-La distribuzione delle rigidezza: degli elementi resistenti dovrà essere molto regolare allineando le aperture presenti sia nella muratura portante sia su quella di controvento;
-Le strutture di copertura: non dovranno essere spingenti in base al loro schema strutturale o mediante l’inserimento e la progettazione di opportuni dispositivi che limitano o annullino tale effetto.

-I sola di interpiano: dovranno essere opportunamente ammorsati nei cordoli sommitali alla parete, in modo che le azioni indotte nel piano siano trasmesse agli elementi verticali portanti in muratura;
-Limitare l’altezza degli elementi verticali portanti, la distanza in pianta degli stessi e identificare uno spessore minimo delle pareti.

EDIFICI SEMPLICI

Oltre alla tipologia di strutture ordinarie anzi descritte, le cui condizioni relative ai particolari costruttivi e alle disposizioni geometriche sono state già trattate, è possibile identificare una particolare tipologia strutturale di edifici in muratura che sono classificati come “EDIFICI SEMPLICI”

Queste tipologie strutturali, oltre alle caratteristiche che sono state descritte in precedenza e valide per strutture ordinarie, dovranno rispettare altri parametri, prevalentemente geometrici, degli elementi strutturali resistenti che nello specifico si possono riassumere nel seguente elenco:
-per ogni direzione della struttura dovranno essere presenti almeno due pareti la cui lunghezza complessiva sia non inferiore al 50% della lunghezza totale nella direzione in esame e la distanza tra due pareti parallele non superiore ai 7,00 m;
-almeno il 75% dei carichi verticali sia portato dal sistema progettato per assorbire le azioni orizzontali indotte dall’evento sismico;
-limitazione del numero di piani
-limitazione della tensione media riferita e calcolata per ogni piano dell’edificio.

VERIFICA DI SICUREZZA

La verifica di sicurezza strutturale degli elementi costruttivi in muratura si implementa allo stato limite ultimo confrontando la resistenza offerta .
Studiando le azioni che possono essere presenti sulla parete in muratura , sia portante che di controvento, è possibile identificare le seguenti condizioni di sollecitazione:
-pressoflessione nel piano e fuori piano delle pareti oggetto delle verifiche;
-taglio e scorrimento delle pareti nel piano.

PRESSOFLESSIONE NEL PIANO

La verifica di resistenza allo stato limite ultimo per azioni di pressoflessione nel piano può essere condotta mediante l’implementazione dei domini di resistenza o attraverso l’impiego di apposita formulazione stabilita dalla normativa vigente che tiene in conto la distribuzione non lineare delle compressioni, in cui i parametri geometrici rappresenta lo spessore della parete, che rappresenta la lunghezza della parete. I parametri meccanici e di carico sono invece rappresentati da pressione media. La condizione prima riportata implicata che l’eccentricità del carico è sempre inferiore a metà della lunghezza della parete condizione che potrebbe non verificarsi quando il valore è basso, per cui è possibile che venga richiesto un intervento di rinforzo finalizzato a rendere soddisfatta la verifica prima riportata.