Sarà un giorno terribile da ricordare. Terremoto della Turchia/Siria. Magnitudo 7.9, migliaia di morti e di feriti.

Il terremoto del 23 novembre 1980 è stato quello che ha segnato nel mio cuore e nella mia mente la volontà di studiare di ingegneria … Strutturale ed Antisismica. È stato il periodo in cui si dormiva in macchina e si sentiva spesso sobbalzare l’automobile per via delle scosse chiamate di assestamento.

Il 6 aprile del 2009 ricordiamo anche il terremoto de L’Aquila che ha scosso con 300 e più morti l’Italia intera. Gettai le basi alla classificazione del rischio sismico con, cosi la chiamai, Capacità Sismica da segnare al di sotto di ogni numero civico di ogni fabbricato. Ovviamente, non si è arrivati a questo punto, ma lo Stato, dopo solamente 9 anni, ha definito le Classi Sismiche che riprendevano, non proprio nello stesso modo, i concetti della Capacità Sismica.

Con il mio compianto Maestro Prof. Ing. Alessandro De Stefano ho iniziato nel 2002 a scrivere libri, e-book ed articoli con editori specializzati e testate giornalistiche nazionali. Ero convinto che divulgare la CONSAPEVOLEZZA SISMICA potesse in qualche modo incitare chi è al potere di istituire meccanismi atti al recupero antisismico di tutto l’edificato italiano.

Nel 2020 sono riuscito a toccare l’apice della soddisfazione professionale, intesa prima come missione e poi come il resto. Lo Stato ha messo a regime quanto legiferato nel 2017 con il Sismabonus che, come accennai anche nel febbraio del 2009, doveva garantire fondi nazionali per il miglioramento sismico del costruito italiano in zona sismica.

La felicità è durata molto poco, talmente poco che gli anni 2020 e 2021 sono passati quasi inosservati per il merito, ma criticati per le varie truffe, molte delle quali mai conclamate dalla magistratura.

Occorre semplicemente affermare che L’ITALIA è UN PAESE INTERAMENTE SISMICO, e questo lo ripeto sin dalla prima pubblicazione, la tesi di laurea del Politecnico di Torino, 25 febbraio 1997. La gente comune e non di settore si sveglia dal problema terremoto solamente quando colpisce, tipo l’anno 2016 con il sisma del centro Italia, che ha visto scomparire paesi interi come Amatrice e spopolarsi molti altri del cratere sismico.

Prima di passare dal notaio per la compravendita di un semplice appartamento l’acquirente dovrebbe porre delle semplici domande:

Chiunque ponendo queste banali domande potrebbe farsi una idea di cosa sta comprando. Per dare la possibilità a tutti di intuire cosa voglio effettivamente sostenere passo un semplice esempio di risposta alle su elencate domande.

Nel 1965

Muratura di tufi.

Pinco Pallino, esperto di urbanistica.

Quella del signor Paco, fallita subito dopo.

Abbiamo fatto il cappotto termico 2 anni fa.

Le risposte, purtroppo spesso corrispondenti alla realtà, definiscono un quadro molto chiaro della situazione di quasi tutto il costruito della nostra Penisola.

Se un terremoto come quello di Amatrice, ricordo di magnitudo 6.4, ha causato la devastazione di interi paesi, non oso immaginare cosa potrebbe mai accadere se avvenisse un sisma come quello di ieri in Turchia/Siria di magnitudo pari a 7.9 (dicono 1000 volte più forte).

Siate oculati nella scelta della casa in cui avete deciso di trascorrere la maggior parte della vostra vita con le persone che amate.

Ritornando al terremoto della Turchia/Siria, posso solamente dire che le immagini di devastazione del TG di questa mattina mi hanno molto emozionato. Quando sai cosa significa un terremoto, quando sai cosa significa progettare strutturalmente un fabbricato e gli effetti di forze di inerzia sismiche, deduci che un terremoto di tale potenza non può fare altro che migliaia di morti.

La Turchia ha visto nel corso della propria storia più e più volte terremoti paragonabili a quello di ieri. Credo che il loro grado di Consapevolezza Sismica sia molto avanzato, ma ciò non ha permesso assolutamente di salvare migliaia di persone che dormivano nelle loro case, nei loro letti, ignari della vulnerabilità dei fabbricati e sordi al rischio sismico di quelle terre.